I Bronzi devono restare in Calabria
“L’idea del presidente Bova di dare ospitalità ai Bronzi di Riace nel Palazzo del Consiglio a Reggio, accompagnata naturalmente da adeguate garanzie, è da valutare con grande attenzione. Ignorarla sarebbe da irresponsabili. Se fosse possibile, e se la proposta non avesse controindicazioni fondate, non si capisce perché i due Eroi debbano lasciare Reggio Calabria. Le Istituzioni interessate trovino, quindi, il modo di dialogare ragionevolmente e facciano in modo di non privare la Calabria di questa ricchezza che finora, occorre anche dirlo, non si è saputa valorizzare neppure in minima parte. La polemica sui Bronzi, che si riaccende a intervalli regolari ormai da tempo, è delicatissima: personalmente non sono, in linea di massima, favorevole all’allontanamento dei due Bronzi di Riace dalla Calabria e condivido l’idea che prima di decidere un’eventuale missione dei Bronzi oltre i confini calabresi, sia da registrare l’opinione dei cittadini. Sarebbe un grande segno di democrazia. Inoltre, in questo momento particolare per il Paese e per il Sud, in cui vi è un Governo che dà sempre più l’impressione di avere il suo baricentro nel Lombardo/Veneto a scapito degli interessi del Mezzogiorno, starei attento a cedere un bene cosi prezioso senza certezza sui tempi e sulle finalità. A mio avviso, le polemiche sui Bronzi insorgono perché non c’è in Calabria alcuna politica turistica degna di questo nome. Tutto il turismo che s’irradia dalla Regione non ha alcunché di scientifico e di programmato, ma è realizzato all’insegna della casualità e dalla polverizzazione delle risorse pubbliche, tant’è che la valorizzazione di questi due fenomeni storici, che abbiamo avuto la fortuna di rinvenire nel nostro mare, è scandalosamente inesistente. Però se ha senso la critica all’improvvisazione della Regione nel settore, dobbiamo fare attenzione ai rischi che corriamo acconsentendo allo spostando dei Bronzi altrove”.