Il mio? Un progetto, compreso dai calabresi
Il sondaggio realizzato da Ced ricerche e sviluppo, pubblicato oggi dal Quotidiano della Calabria sui candidati alla Presidenza della Regione Calabria è, dal mio punto di vista, un primo tassello di verità sostanziale nella confusione di questi momenti.
Per quanto mi riguarda, considero il sondaggio del Quotidiano un serio inizio per il confronto e il dibattito che si svilupperà a breve.
Importante non solo per i dati rilevati sul campo e messi a disposizione di osservatori e cittadini (dati che se pur parziali intanto indicano che i calabresi comprendono le ragioni del mio impegno per la Calabria) ma anche perché il sondaggio dà sostanza alla consapevolezza – che spesso certa politica ha tentato di minimizzare – di quanto la mia persona sia radicata in Calabria e di quanto interpreta il grande bisogno di rinnovamento che vi è tra i Calabresi.
Non siamo che ai primi passi, me ne rendo conto, e un sondaggio è solo un sondaggio. Ma nonostante alcune letture fuorvianti, sul perché della mia decisione di dire basta a una politica inefficiente e squalificata sono convinto che, appena si porranno da parte beghe partitiche e personalismi e il progetto di cui sono portatore sarà perfezionato, meglio illustrato e compreso, la Calabria avrà finalmente un’occasione per voltare pagina.
Nel Paese stanno accadendo eventi molto discutibili sul piano del rapporto tra poteri, ma uno si è già quasi consumato ed a questo tutti noi dobbiamo opporci anche con rabbia: considerare il Mezzogiorno una palla al piede dell’Italia anziché una risorsa straordinaria, come sta accadendo, è un errore imperdonabile.