Sanità: basta con il rimpallo delle responsabilità
“Il Piano di rientro per la Sanità è un furbo diversivo che stanno mettendo in atto i Governanti della Calabria. Non solo perché questa Regione non ha un serio Piano di rientro, né le competenze, essendo il Dipartimento dell’Assessorato un colabrodo, indispensabili per affrontare un problema cosi mastodontico, ma perché il Piano di rientro, come lo intende la politica, è soltanto uno specchietto per le allodole con cui i responsabili dello sfascio della sanità che rischia, conti alla mano, di diventare lo sfascio finanziario della Regione, tentano di tenere buoni i calabresi e persino di convincerli che ora ci penseranno loro a salvarli dalla scure del Governo.”…
…”Loro che sono gli unici responsabili di quel debito per il quale dovrebbero chiedere scusa ai calabresi e non restare un munito di più al loro posto, come farebbe qualsiasi amministratore delegato di un’azienda privata. Ora, noi calabresi non siamo allodole e neppure fessi. Se il debito quantificato da Kpmg è di oltre 2 miliardi di euro forse 3 o addirittura di più (a proposito quando la Kpmg, che dalla Regione ha avuto 2,5 milioni di euro, cifre da capogiro se rapportate alla fame di lavoro che c’è in Calabria, avvertirà il dovere di fare una comunicazione ufficiale?), è chiaro che si tratta di cifre che di per sé potrebbero mandare gambe all’aria l’intero sistema-Regione e incidere pesantemente sulla qualità della vita dei calabresi per il presente ed il futuro. Questo è il tema preoccupante su cui la politica dovrebbe impegnarsi, anziché prendere tempo per arrivare alle elezioni con la barzelletta del Piano di rientro e con l’artificio di un nemico esterno alla Calabria contro cui fa fronte comune. Quindi basta con il rimpallo delle responsabilità, quindici anni almeno di cattiva politica, suddivisa equamente tra centrodestra e centrosinistra, e pessima amministrazione della cosa pubblica in Calabria, sono la causa dell’attuale disastro. Questo dovrebbe essere il tempo della responsabilità, concetto purtroppo sconosciuto ai nostri Governanti, e senza un’assunzione di responsabilità, dinanzi a una situazione che rischia di esplodere, non c’è modo di sperare di voltar pagina. E’ stupefacente, inoltre, come ancora il Governo ritardi a commissariare la sanità calabrese, badando bene, come ha segnalato l’economista Tito Boeri su Repubblica, a non affidare l’incarico di commissario a chi ha l’intera responsabilità del debito.”
Pippo Callipo