Nonostante la crisi la politica continua a trattarsi coi guanti di velluto…
“Altro che Gran Giurì, come propone il sindaco Chiamparino a proposito delle indennità dei politici nelle Istituzioni o le lettere del presidente Nencini alla Conferenza Stato/Regioni, il problema a mio avviso è più grave. Attiene la moralità della politica, il cui appannamento fa sì che, in alcune regioni del Sud come la Calabria, i Consiglieri Regionali non solo non diminuiscono, ma addirittura aumentano da 50 a 65, comprendendo il Consigliere Regionale Supplente e il Sottosegretario. Roba da ridere, se non fossero cose molto serie. Nonostante la crisi metta in ginocchio la società civile, la politica seguita a trattarsi coi guanti di velluto e, anzi, a utilizzare le sue prerogative non per risolvere i problemi della gente ma per ampliare la sua rete di consenso, facendone pagare i costi ai cittadini. Qui, però, e sia Chiamparino che Nencini mi auguro siano d’accordo, la responsabilità è tutta in capo ai vertici nazionali della politica, che semplicemente fingono di non vedere di cosa è capace il centrosinistra nelle regioni più depresse d’Europa come Calabria. Il federalismo fiscale e politico è una risorsa, un valore da salvaguardare e sono d’accordo, ma in alcune realtà del Mezzogiorno, se non c’è la vigilanza adeguata, può accadere veramente di tutto. E con le mafie iperattive, in grado di spostare il consenso a loro piacimento, una politica senza schiena dritta e assai permeabile è un rischio per la democrazia italiana”.