Le primarie in Calabria: una vergogna da cancellare
“Spendere 3 milioni di euro per fare le primarie, senza aggiungere i costi neanche quantificabili che inevitabilmente saranno scaricati sulla Regione – visto che a fare le primarie sono i Presidenti della Giunta e del Consiglio – per una terra in difficoltà economiche come la Calabria, è una vergogna internazionale. Si blocchi tutto e si investa la somma a favore dei giovani calabresi o delle piccole imprese. Dinanzi a questa vergogna, i vertici nazionali dei partiti e le autorità istituzionali nazionali e di controllo, non possono più chiudere gli occhi. Le primarie in Calabria non hanno alcuna funzione pubblica da assolvere, dato che sono soltanto una resa dei conti interna ad un solo partito, il Pd”….
…”Anche in Calabria, inoltre, è necessario che chi non condivide la deriva che ha preso la Regione, sul terreno delle riforme in particolare modo, esprima la propria opinione pubblicamente. Chi è d’accordo, per esempio, sull’introduzione della figura del Consigliere regionale supplente, deve avere il coraggio di spiegarlo ai calabresi e di assumersene la responsabilità. Per me, se una riforma simile non sarà modificata adesso, questa figura merita di essere cancellata, così come le primarie di Loiero e Bova per il cui svolgimento s’intende mettere le mani nelle tasche dei calabresi. L’inutile braccio di ferro nel Pd calabrese lo facessero pure, ma i costi non debbono sopportarli i calabresi. E’ una questione di principio e di rispetto della società civile, che è estranea alle logiche conflittuali che animano una parte della politica. Considerato, poi, che alle primarie vanno soltanto il Pd e i Socialisti dell’on. Zavettieri, a mio avviso si è dinanzi ad un utilizzo improprio del danaro pubblico ed è perfettamente inutile aver dato a questa vergogna la forma della legge regionale per coprire la sostanza del provvedimento. Quando le leggi sono prive di una qualsiasi ratio e profondamente offensive dell’intelligenza dei cittadini, debbono assolutamente essere fermate. Questa politica, infine, non può seguitare ad andare avanti ritenendo di non dover dare conto dell’utilizzo che fa delle risorse dei calabresi. 65 Consiglieri regionali, che costano un occhio della testa, sommati a una caterva di consulenti, direttori generali e portaborse, non servono assolutamente ad una regione per la quale 40 Consiglieri, tanti erano nella scorsa legislatura, sono anche troppi. Mi auguro che la voce dei calabresi onesti e delle rappresentanze sociali, economiche e culturali si alzi alta e forte e produca l’effetto urgente di far recuperare dignità e responsabilità alla politica calabrese”.
Carissimo futuro presidente Pippo Callipo, ma se loro convivono con la carriera politica, non ce niente da stupirsi o, sono abbastanza furbi per svincolare, la loro ragione del diritto di speculazione occasionale.
Un forte abbraccio
Padre Miney
Carissimo presidente Callipo,
siamo di fronte all’ennesimo arrogante atto del consociativismo politico calabrese.
L’indignazione non basta c’è bisogno di una scossa forte, e quest’inciucio potrebbe essere l’occasione per chiamare a raccolta la società civile calabrese offesa nella dignità e derubata.
Una manifestazione ad inizio anno che chiami a raccolta il tuo popolo potrebbese essere un primo momento per capire se la Calabria ha ancora forza per reagire e valutare il peso del movimento.
Buon 2010.