…e bravo a “Ringhio”
Bravissimo Gattuso. I campioni veri lo sono anche per le cose che dicono, e da un fuoriclasse come lui non potevamo che aspettarci parole di verità e di libertà sulla Calabria. Proprio quelle parole che ancora la politica non ha il coraggio di dire. Quando “Ringhio” accettò di fare lo spot in favore della Calabria, io ebbi modo di osservare che i calabresi non si sentivano rappresentati da una pubblicità edulcorata, perché le condizioni reali della nostra regione, abbandonata dal Governo e maltrattata dalla propria classe politica, sono ben altre. Oggi le ragioni delle mie perplessità sono contenute efficacemente nelle riflessioni di Gattuso pubblicate dal Corriere della Sera a proposito del federalismo fiscale, che può essere un’occasione per il Sud per costringere finalmente la classe politica locale a non sfuggire alle sue responsabilità, e dei fondi comunitari spesi male o non spesi per nulla. La Calabria ha bisogno di essere artefice del proprio destino e perciò deve incominciare a rimboccarsi le maniche e camminare nella direzione giusta con le sue gambe. In fondo, è lo sforzo che personalmente sto tentando e che attrae molti giovani e persone perbene per aiutare il meglio della Calabria a diventare protagonista e a liberarsi delle catene della vecchia politica fatte di clientelismo e servilismo. Uno dei nodi che stritolano le speranze dei calabresi, in questo senso la Lega dice delle cose giuste, è l’uso distorto delle risorse pubbliche nazionali e comunitarie che ne è stato fatto. Sulla riqualificazione della spesa pubblica, oggi non finalizzata per scopi produttivi ma incanalata in mille rivoli e senza un grande progetto di sviluppo, la Calabria si gioca il futuro.