La sanità affoga nei debiti ma si premiano i direttori
Una sanità affogata dai debiti può assegnare premi in danaro ai Direttori Generali? Quando sento queste cose penso che in Calabria siamo diventati matti. Altrimenti, non si potrebbe neanche immaginare un premio, per il “raggiungimento di obiettivi”, ai Direttori Generali, mentre il servizio sanitario regionale fa acqua da tutte le parti e i calabresi, per avere prestazioni sanitarie affidabili, sono costretti a ricorrere ad altre regioni. Ma il premio che i Direttori Generali si appresterebbero ad incassare non è, a quanto pare, uno scherzo. E’ contenuto in una delibera della Giunta regionale. Le delibere della Giunta regionale del 28 gennaio scorso, attuative del Piano di rientro dai debiti, se sono state congegnate nella logica di operare tagli nei servizi visto il dissesto finanziario del settore, prevedendo incentivi ai manager delle Aziende, dimostrano che la presa in giro continua. E che si continua a calpestare l’intelligenza dei calabresi. Anzi questa politica se ne frega dei calabresi e pensa solo ai clienti. La denuncia dell’Anaao (Associazione dei dirigenti medici) che ho avuto modo di leggere, mi spinge a chiedere alle autorità di controllo, politiche, giurisdizionali e sociali, di vigilare con la massima attenzione, affinché la Giunta regionale, fino a quando non si voterà, non continui a produrre atti e provvedimenti che danneggeranno ulteriormente la già difficile condizione della sanità. L’indicazione che la Giunta regionale dà al Direttore del Dipartimento dell’Assessorato, affinché istruisca i premi da assegnare ai Direttori Generali, contrasta clamorosamente con l’inefficienza che si registra nella conduzione dell’attività delle Aziende sanitarie, con i milionari disavanzi del 2008/2009 e con mobilità sanitaria sempre più elevate. Inoltre, giunti a questo punto, è anche il caso di riflettere se, per difendere la Calabria dai continui assalti alla diligenza, ci sono gli estremi per avviare una class action contro la Regione al fine di ottenere, a fronte di una sanità che non funziona e con un bilancio regionale del 2008 che ha sforato il patto di stabilità, il rimborso dell’aumento delle tasse regionali e dei ticket.