Alla faccia della par conditio
Fermo sull’autostrada più abbandonata del mondo, interrotta per il maltempo, Rai3 Calabria inizia lo stesso il programmato incontro a Cosenza fra i tre candidati alla Presidenza della Regione Calabria. Ma che modo è questo? Non lo definisco neanche una violazione della Costituzione e dei diritti dei calabresi ad ascoltare, contemporaneamente, tutte e tre le voci dei candidati, ma un’arroganza inaudita che chiede giustizia. Pur essendomi premurato di comunicare il ritardo, il giornalista Rai con cui ho parlato, che in un primo tempo mi aveva informato che anche gli altri due candidati erano nelle mie stesse condizioni e che non si sarebbe iniziato finché tutti e tre non fossimo stati presenti, in un secondo tempo mi comunica che siccome gli altri due candidati, nel frattempo giunti a destinazione, volevano iniziare, il confronto è stato avviato senza di me. Io non viaggio su auto blu pagate coi soldi dei calabresi, con lampeggianti, sirene e scorte, io viaggio con la mia macchina e la benzina la pago di tasca mia. Il privilegio oggi è prevalso, e la diversità tra noi semplici cittadini e la casta è apparsa ancora più evidente. E’ mia intenzione protestare energicamente in tutte le sedi, perché oggi il servizio pubblico radiotelevisivo se n’è fregato del pluralismo informativo e del diritto sacrosanto dei calabresi a sapere cosa pensano della Calabria tutti e tre e non solo due dei candidati. Di fatto, ma non avevo dubbi, la Calabria è messa in ginocchio dalla casta ma anche da un servizio pubblico che, anziché mettere al primo posto l’interesse dei cittadini, è asservito alle esigenze dei partiti e dei big che, anche mentre la Calabria frana e si dispera per il maltempo, si salvano sempre, comunque, e arrivano sempre primi. Dobbiamo liberare la Calabria da tutto questo privilegio politico e marciume informativo che non ci consente neppure di respirare.
Non proteste, le proteste non servono a nulla. Denunciamo la violazione della par condicio, denunciamo i responsabili alla commisione di vigilanza e alla magistratura, prendiamo in considerazione una class action.
Beh, d’altronde ogni giorno il TGR Calabria fornisce degli esempi di giornalismo degni della migliore (dis-)informazione italiana contemporanea…
…almeno un servizio in ogni edizione è dedicato a manifestazioni religiose, mistiche, processioni, interviste a preti, parroci, vescovi e chi più ne ha più ne metta…
…una volta un mio amico che si trovava in vacanza in Calabria mi disse: “ne ho visti di TG di basso livello, ma il vostro li batte tutti”…
…amen…