A Nardodipace la prima uscita pubblica di Pippo Callipo. «La rinascita deve iniziare da qui»
Il candidato alla Presidenza della Regione ha inviato dal centro montano del Vibonese un messaggio di auguri a tutti i calabresi. «Non ho trascorso gli ultimi decenni nei palazzi del potere, conosco le sofferenze di chi vive nell’entroterra. Le aree interne sono il cuore della Calabria»
«Non vengo qui a chiedere voti e non scopro certo oggi la realtà di Nardodipace. Ma ho voluto partire proprio da qui, dal cuore verde e spirituale della Calabria, per far capire a tutti che non è più possibile sopportare l’indifferenza della politica verso l’entroterra, verso la montagna abbandonata». È quanto ha detto Pippo Callipo a Nardodipace, centro montano del Vibonese da dove il candidato alla Presidenza della Regione, alla prima uscita pubblica dopo la presentazione delle liste, ha lanciato un messaggio augurale a tutti i calabresi. «Ho voluto cominciare da qui – ha aggiunto Callipo – perché questo è un luogo simbolo di tantissimi altri paesi che sono abbandonati come Nardodipace. Giusto per fare un esempio: da quindici giorni qui sono senza linee telefoniche. Significa che questi cittadini non hanno gli stessi diritti di altri che vivono in altre zone della regione».
A Nardodipace Callipo ha incontrato il sindaco Antonio De Masi assieme ad alcuni consiglieri e dipendenti comunali e ai cittadini. «Abbiamo difficoltà a farci ascoltare. Questa comunità – è l’allarme lanciato da De Masi – si sta sgretolando. Ma oggi la scelta di Callipo ci incoraggia, vuol dire che qualcuno insieme a noi tenta di sfidare le avversità per raggiungere il riscatto. Sono convinto che ce la faremo perché la Calabria ha bisogno di uomini come Callipo e noi sosterremo la sua idea di cambiamento».
L’aspirante governatore ha poi aggiunto: «La Calabria subisce un inarrestabile spopolamento: negli ultimi 10 anni sono andate via 180mila persone e tra 20 anni il rischio è che si perdano 500mila abitanti. Un depauperamento scandaloso che se non arrestato con provvedimenti urgenti e adeguati e con l’utilizzo dei fondi disponibili, come quelli della Strategia per le aree interne, ci predispone un futuro assai triste. Lo svuotamento dei luoghi interni ha serie conseguenze a livello antropologico, sociale, economico. Costituisce anche un vuoto di memorie. Noi dobbiamo riuscire a capovolgere questa tendenza. Ho vissuto sempre i territori, non ho trascorso gli ultimi decenni nei palazzi del potere, conosco bene le sofferenze di chi vive e lavora nell’entroterra. Nessuno ha mai ascoltato queste persone. Per questo non me la sono sentita di girarmi dall’altra parte e mi sono candidato. Il cambiamento è partito, lo abbiamo già dimostrato con le liste. Ma è solo l’inizio. L’augurio è che da qui, dal cuore della Calabria, inizi la nostra rinascita».