Allarghiamo il reddito di cittadinanza. Ma basta alibi, qui servono i posti letto

Il governo nazionale può fare di più? No, il governo nazionale deve fare di più. Su questo pochi dubbi, ma le misure annunciate nelle scorse ore sono una prima risposta concreta. Certamente non è sufficiente, ma aizzare la gente con polemiche sterili, in un momento come questo, oltre ad essere pericoloso, è utile solo a chi ha bisogno di costruirsi alibi per coprire la mancate risposte sanitarie per fronteggiare l’emergenza. È vero che i 400 milioni di euro destinati ai “bonus spesa” sono pochi e gli apparati amministrativi dei Comuni non sono probabilmente pronti a gestirli, ma intanto è già qualcosa, è un primo passo che dovrà essere seguito da altri. Credo sia necessario, come ha detto anche il ministro del Sud Giuseppe Provenzano, allargare il reddito di cittadinanza a una platea molto più ampia. Bisogna farlo garantendo il massimo rispetto della legalità nella gestione dei fondi, ma bisogna farlo al più presto. Come bisogna mettere in campo aiuti concreti alle imprese che rischiano di non riaprire più o, peggio, di finire in mano alla ‘ndrangheta. La Regione in tutto questo può e deve fare al sua parte. Limitarsi ad attaccare un governo che, al di là delle legittime opinioni politiche, sta cercando di dare risposte ai cittadini in una crisi dalle proporzioni inimmaginabili, non mi sembra utile né politicamente responsabile. È giusto sbattere i pugni, ma lo si faccia per tutelare la Calabria, per aiutare i più deboli e per garantire al personale sanitario di operare in sicurezza, non per interessi politici di parte. In questo momento ai calabresi servono aiuti concreti e posti letto attrezzati, non polemiche e crisi di nervi.

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