Regione, Callipo: “Serve operazione verità su fondi UE”
«La notizia della bocciatura, da parte della Commissione europea, del progetto di costruzione della nuova aerostazione nell’aeroporto di Lamezia Terme è la cronaca di un fallimento annunciato, un’altra occasione persa per l’intera Calabria. È indispensabile che si faccia prima possibile una seria operazione verità sui fondi europei». È quanto dichiara Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, che aggiunge: «Tra l’altro è di qualche giorno fa anche l’audizione del ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, in Commissione Affari europei del Senato, durante la quale è emerso un ritardo della Calabria sul Fondo europeo di sviluppo regionale, il cui utilizzo è fermo al 25%. Un dato preoccupante, tanto quanto quello emerso dalla risposta del Commissario europeo per la coesione e le riforme Elisa Ferreira all’interrogazione dell’europarlamentare Laura Ferrara sul progetto dell’aerostazione di Lamezia».
«In quest’ultimo caso la Commissione europea – prosegue il capogruppo di IRIC – conferma ciò che si sapeva già da tempo, ma resta il fatto che è stato presentato un progetto ambizioso e poi tutto è rimasto sulla carta, con i lavori che non sono mai partiti. Regione e Sacal ora almeno dicano cosa intendono fare per investire sull’aeroporto che rappresenta la nostra principale porta d’ingresso internazionale, visto che anche in relazione ai collegamenti di “ultimo miglio” tra la stazione ferroviaria e l’aeroporto si registrerebbero notevoli ritardi».
«Tutto ciò è grave e non può passare sotto silenzio. È doveroso che i calabresi sappiano di chi sono le responsabilità di questi clamorosi insuccessi e che chi ha dimostrato tanta inadeguatezza politica e gestionale ne risponda pubblicamente. Non si può perdere altro tempo. Se non si mette in campo una pianificazione seria che porti a ricadute reali sull’economia – conclude Callipo – è inutile anche solo parlare di qualsiasi ipotesi di sviluppo per la nostra regione».