Ecco perchè dico No alle primarie

 

Pippo Callipo
Pippo Callipo

No, grazie. Noi andiamo avanti con lo stesso obiettivo ufficializzato ad agosto a Soverato e segnando una orgogliosa distanza da questa politica  obsoleta, che parla solo di posti da assegnare per comprare la libertà delle persone e mai di sviluppo, ricerca, innovazione.  Abbiamo visto, in questi cinque anni, il peggio del regionalismo calabrese, dappertutto; e la sanità  – carica di circa 3 miliardi di debiti e dequalificata – è lo specchio più drammatico di come questa politica non abbia alcun senso delle Istituzioni e nessun rispetto per i cittadini. Come potrei sedermi allo stesso tavolo con chi non ha saputo garantire ai calabresi neppure il diritto alla salute e un minimo di stato sociale? Noi abbiamo assunto un impegno: dare un’occasione alla Calabria migliore, a quella che vuole davvero spezzare  il nodo che ci  opprime e che  è fatto di  malaffare/politicanti/criminalità.

Vogliamo dare risposte ai giovani calabresi che non ne possono più di assistenzialismo, clientelismo, giovani laureati e bravi, costretti a chiedere favori a politicanti che usano la Regione come fosse una loro proprietà , risposte a quella Calabria che,  come dice il neo presidente dei giovani industriali Caffo, è convinta  che fare impresa in Calabria sia possibile e che sia  un diritto da salvaguardare,  non un affare da condividere con politici arruffoni e burocrati incolti. Non me ne frega nulla, se nel Pd  due o tre persone comandano a bacchetta tutto il resto che segue senza fiatare, non è affar mio se Roma è impotente, persino in questa difficile situazione e con questa politica ormai  impresentabile, a voltare pagina nelle regioni del Sud dove la questione morale è un problema grande quanto un grattacielo. Non è affar mio contestare accordi di potere spietati in casa d’altri: una ricandidatura alla Presidenza in cambio del via libera alla candidatura a Consiglieri regionali che occupano le poltrone da venti e più anni,  il tutto ora  imbellettato con le primarie.

Ma quante primarie  si debbono fare, o solo annunciare e non fare,  per farci capire che questa politica ci prende in giro, ci vuole mettere nel sacco, vuole ancora una volta spegnere le voci libere, il desiderio di costruire una Regione di vetro, amministrata da competenti, capace di fare politiche pubbliche dignitose per riconquistarsi il rispetto dell’Italia?  Io credo che la Calabria non ne possa più di “caste” , arroganze politiche, accordi sottobanco, ubbidienze ai potenti. Fatti loro se non intendono rinnovare, immettere energie nuove, donne, giovani, competenze che pure ci sono anche se restano in silenzio.

L’impegno di ridare fiducia e speranza a una Calabria che sta spegnendosi io non lo tradirò. Ognuno, quindi,  giochi le sue carte e si assuma liberamente ed apertamente le proprie responsabilità . I calabresi stiano sicuri, molti mi chiamano per raccomandarmi di “non fare sciocchezze” e di stare “lontano  da Loiero e soci”. A  loro dico, con molta  serenità : tranquilli,  io nel mazzo di altri non entrerò mai.  Specie se il mazzo è quello che la Calabria delle persone per bene  teme di più, in cui ci sono carte vecchie, da trent’anni, sempre là, sempre a occupare assessorati importanti che invece di sviluppo producono dipendenza.  Io parlo alla Calabria che conosco, che non sta nei Palazzi, nelle segreterie politiche, negli Enti inutili, nella sanità parassitaria.

La mia Calabria è fatta di gente comune che vuole liberare la Regione dalle catene di questa politica assistenziale che ha ridotto la Calabria ad essere la Cenerentola d’Europa.  Non sono un politico e non lo diventerò perchè ho un altro mestiere da fare. Il mio desiderio, se la Calabria lo vorrà , è quello di governare per soli cinque anni questa terra ingiuriata, vilipesa, maltrattata, far vedere che un’altra Calabria è possibile e poi tornarmene alle mie Aziende, lasciando al timone nuove leve, volti nuovi, facce fresche e innamorate della Calabria.  La  mia decisione di candidarmi  è dovuta non al desiderio di occupare uno spazio di potere regionale,  ma    all’indignazione verso questa brutta politica che mi auguro, insieme a chi lo vorrà, di mandare a casa.

0 thoughts on “Ecco perchè dico No alle primarie

  1. Caro Presidente, appena ho saputo della Sua candidatura non ho avuto dubbi a chi sarebbe andato il sostegno mio e della mia famiglia. Perciò ho scritto questo slogan sperando Le sia gradito. Cordiali Saluti.Carmine Rotundo. “Voto C.A.L.L.I.P.O. Per una Calabria Ambiziosa Libera Legale Impegnata Produttiva Onesta. Se vuoi bene alla tua regione manda questo messaggio a più persone.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.