Facciamo tutti un passo indietro per il bene della Calabria
Le sollecitazioni di amici (anche del Pd) a farmi fare un passo indietro, per evitare che in Calabria torni il centrodestra, non possono andare a buon fine e non per un mio puntiglio personale. Il “popolo” che in me vede la speranza per il riscatto della Calabria, appassionato all’idea di liberare la Regione dalle piaghe dell’assistenzialismo, delle clientele e della cattiva amministrazione, non ha alcuna intenzione di accettare la logica del meno peggio. E’ un “popolo” che crede nella politica come mezzo per rivoluzionare pacificamente la realtà non per fare altri inciuci o sperperare risorse pubbliche. Loiero, per questo “popolo”, è a dir poco improponibile. Le considerazioni sulla sua esperienza di governo sono duramente negative. Egli è visto come il politico che ha demolito Pd e Sinistra, deluso le aspettative di chi l’ha votato 5 anni fa e fondato un suo partito personale, mentre ora è pronto a prosciugare quel che rimane del Pd e della Sinistra per irrobustire le sue liste e avvantaggiare i suoi amici. Un’operazione considerata di puro stampo padronale e clientelare, da cui non c’è da attendersi nulla di buono né per la politica né per la Calabria. In queste condizioni, se decidessi di appoggiare Loiero, quel “popolo” che mi è vicino da mesi e mesi, in pochi minuti giustamente si dileguerebbe. E tutti noi ci ritroveremmo nelle stesse condizioni in cui si trovano oggi Loiero ed i suoi sostenitori: in caduta libera nel consenso dei calabresi. Allora sì che il compito di Scopelliti e del centrodestra sarebbe agevolato, perché i calabresi non avrebbero più neanche la proposta Callipo su cui contare, votare e sperare. Ma, per stare al ragionamento degli amici che mi chiedono di sostenere Loiero, una proposta la voglio fare. Con le garanzie dei vertici nazionali dei partiti e in maniera trasparente, individuiamo assieme e rapidamente un nuovo candidato alla Presidenza – donna magari! – espressione della società civile o impegnato politicamente, ma che non sia espressione di gruppi di potere o il fiduciario di questo e quel politico. Facendo un passo indietro, sia Callipo che Loiero, i partiti potrebbero, tra l’altro, inserire nella politica energie fresche, giovani, donne e competenze tenute sempre ai margini e finalmente valorizzarle. Su questa proposta, a me pare che si possa mettere alla prova la buona fede e la volontà di tutti noi a fare davvero le cose per bene senza furbizie e tatticismi.
Caro Presidente,il consenso che hai fra la gente forse nemmeno tu lo immagini! “Piccolo Uomo”, NON MOLLARE MAI! Il nostro inno è già nelle parole di Mia Martini in Piccolo Uomo : ” È l’ultima occasione per vivere,vedrai che non la perderò. Io posso,io devo,io voglio vivere…e insieme a te ci riuscirò..ci riusciremo insieme..” I veri amici ti incoraggiano,gli altri no. (carmine rotundo è su facebook a promuovere la tua candidatura)
All’amico sconosciuto Callipo,
fin dal primo momento sono stato entusiasta della Sua candidatura, non perché ho mai pensato che potesse battere il centrodestra e prendere la regione in mano, ma perché votare Callipo e contare all’indomani delle elezioni gli elettori di Callipo sarebbe stata come contare quanti rifiutano un modello di vita basato sul clientelismo, quanti rifiutano di andare in giro col cappello in mano e preferiscono tenere la schiena diritta. Sarebbe stata un po’ la conta dei draghi. Farsi imbrigliare dai capobastone che siano di centrodestra o di centro sinistra per me non ha senso e il voto a Callipo perderebbe di significato, poiché non rappresenterebbe più un voto di riscatto.
Amico sconosciuto ci ripensi: perché io, e spero tanti come me, pur serbandole stima e gratitudine per averci fatto sognare, voterei scheda bianca o addirittura per Scopelliti.
Salve, vorrei iniziare il mio discorso con alcune osservazioni.
Dire che il centro Sinistra calabrese non sia in difficoltà sarebbe un’utopia, lo è per vari motivi, che nascono dagli attriti pre elettorali, dalla volontà prima di cercare un nome diverso da Loiero, poi nel sostenerlo dopo le pseudo primarie, passando dalla difficoltà nel creare liste competenti e che possano riscuotere consenso tra i cittadini, e finiscono inevitabilmente nelle dichiarazioni del cavalier Callipo; dico inevitabilmente perché lasceranno sicuramente, anzi già lo hanno fatto, degli strascichi provocatori e di controversie tra le due grandi correnti politiche del centro sinistra, il PD e l’IDV.
Quello che voglio chiederLE è come mai la sua scelta, del tutto condivisibile, di fare un “passo indietro” arriva solo a quattro giorni dal termine ultimo per la compilazione delle liste elettorali, perché non si è discusso prima delle primarie di questa possibilità?
Ricordo che il segretario regionale del PD Guccione, quando rimandò le primarie fissate nel mese di Gennaio, perché circolava la voce, poi infondata, di un’ipotetica alleanza con l’UDC sotto il nome di Occhiuto, affermò che era suo compito sondare il terreno per eventuali alleanze, anche nel segno della dis-continuità. Perché allora questa decisone non è stata presa prima? Perché aspettare che 100.000 elettori decidessero in maniera democratica quale doveva essere il candidato del Pd?
Spero vivamente che in questi pochi giorni si possa trovare una coesione tra le due correnti, rischieremmo per davvero di lasciare la Calabria alle destre e a Scopelliti, ProviamoCI, per il bene della nostra Regione