Che fine ha fatto il Piano casa?
La proposta di legge regionale della Calabria, approvata dalla Giunta regionale il 7 agosto e meglio nota come “Piano casa”, potrebbe essere un’opportunità per la Calabria, se soltanto il Consiglio regionale si sbrigasse ad approvarla. Ad oggi la Calabria è l’unica regione d’Italia, con la Campania, a non essersi ancora dotata di una normativa moderna in materia di edilizia…
…E’ una proposta di legge che inciderà sulla congiuntura negativa dell’economia e che ha già registrato l’apprezzamento degli imprenditori calabresi, dell’Ance e di Confindustria, ma a questo punto la domanda è: che fine ha fatto? La crisi, che morde in particolar modo in Calabria, da un provvedimento siffatto, che mette in moto risorse ingenti, trarrebbe un pò d’ossigeno e rilancerebbe l’occupazione in un settore trainante. La politica sia quindi più rapida e dia le risposte promesse al territorio. Della legge è apprezzabile sia il testo in sé, sia l’obiettivo di mettere a regime le norme antisismiche e assegnare una premialità di cubatura a chi garantisce l’applicazione di tali norme, ma possibile che in Calabria tra il dire ed il fare passi tanto tempo? Oppure ci sono motivi non trasparenti, che inducono la politica ad approvarla sotto elezioni, nella speranza magari di utilizzare una legge che la Calabria attende da anni per fini grettamente elettoralistici? Dall’accordo Stato/Regione del 1° aprile di tempo ne è trascorso, mentre ci sono famiglie intere che l’attendono per guadagnare metri quadri trasformando le soffitte in alloggi, giovani coppie in difficoltà, anziani, immigrati e ragazze madri, ma anche migliaia di famiglie che, da anni, sono ancora in attesa di un contributo per l’abbattimento di barriere architettoniche. Insomma un vasto mondo è interessato dalla legge, ma è indispensabile non tenerla più a bagnomaria in Consiglio regionale. Prima delle vacanze natalizie, si spera di vederla pubblicata sul Burc.