“La nostra spinta per il cambiamento: Pippo Callipo” – L’intervento di Ilario Lazzaro alla convention “L’alba di una Calabria vincente”
A Voi tutti il saluto mio personale e di CalabriaFutura, ma soprattutto mi onoro di porgerVi il saluto di un “pezzo” di gente di Calabria, riunita in numerose Associazioni, costituite da uomini e donne di buona volontà; Associazioni portatrici di valori, di idee propositive, che hanno a cuore il bene comune e che si ritrovano coese in un Progetto unitario di riscatto della nostra terra. Mi piace iniziare questo mio breve intervento con le parole del Presidente Barak Obama, che risuonano più che mai attuali: “E’ il momento di un nuovo inizio e Dio ci guarda”….
…Vi confesso che il mio animo è ricolmo di commozione, soprattutto se penso che, in tempi non sospetti, si sognava una manifestazione del genere, proprio con il Cav. Filippo Callipo, imprenditore illuminato e generoso, in corsa per la Presidenza della Regione. Dopo gli autorevoli interventi tecnico-politici che mi hanno preceduto, mi viene affidato un tema col quale desidero rappresentare fondamentalmente le RAGIONI del CUORE, che spingono la società civile a gridare con rabbia e convinzione il proprio sdegno per lo stato emergenziale in cui versa la nostra martoriata terra. E’ vero! Questo treno è partito da Soverato, la mia città, lo scorso 25 agosto in una notte magica in cui il calore umano alimentato dalle parole semplici, chiare e dirette di Pippo Callipo è divampato al punto tale da trasformare, nei mesi successivi, anche i più cinici in idealisti. Il lancio della candidatura di Pippo Callipo non è avvenuto dall’oggi al domani. E’ stato preceduto nel tempo da vari incontri cui hanno partecipato persone INNAMORATE (passatemi l’espressione!) di un’idea di rinascita, di rinnovamento e di colui che, per l’alto profilo umano e morale, meglio di chiunque altro possa naturalmente incarnarla. Durante questi incontri non si è mai commesso l’errore di rimuginare il passato o di rimproverarsi, perché essere risucchiati dal passato significa perdere la speranza e non riuscire a costruire il futuro. Ognuno di noi è invitato a sentirsi protagonista in questo Progetto, purché abbia la forza e la capacità di rivoluzionarsi, di rigenerarsi. Ognuno di noi deve crederci, deve sentirsi toccato interiormente. La nostra, quindi, è una rivoluzione culturale, delle menti che fa da supporto a quella più squisitamente morale. Una sola arma a nostra disposizione: il DIALOGO COSTRUTTIVO e L’AZIONE CONCRETA, che, sull’esempio del carismatico leader indiano Gandhi, miri in maniera pacifica a scuotere le coscienze dei Calabresi. Attenzione! Non si tratta di una sfida contro i partiti che, peraltro previsti dalla Costituzione, nella loro accezione più nobile dovrebbero svolgere un ruolo determinante per la Collettività. Ai partiti si è chiesto di fare un passo in avanti. Di cogliere questo delicato momento e valutare l’opportunità che “pezzi” sani all’interno degli stessi sposino la battaglia della società civile. A tal proposito intendo sottolineare la fermezza, la linearità, la chiarezza e la trasparenza comportamentale che hanno contraddistinto in questi mesi la posizione degli On.li di Pietro e de Magistris.
Successivamente ha aderito “Per il Sud”, oggi rappresentato dall’Ing. Jannantuoni. Fui colpito sin da subito da un’espressione che vorrei mutuare proprio dall’On. di Pietro quando lo stesso ripete che Pippo Callipo è il candidato della CALABRIA CIVILE, ancor più che società civile, quasi a rafforzare e a stringere tutti i Calabresi indistintamente attorno ad un simbolo positivo qual è Pippo Callipo. Questa esperienza speciale mi ha consentito di conoscere una persona coraggiosa, di spaccatura con il sistema che, in quel di Soverato, ha dapprima condiviso ed affiancato il Progetto, divenendone poi un baluardo: Luigi de Magistris. Che strano! Un Italiano che fa il proprio dovere, viene perseguitato sul suolo natio; quando lo stesso lavoratore si proietta in Europa, gli Europei, quelli con la “E” maiuscola, lo apprezzano al punto tale da nominarlo Presidente di una Commissione ad alta valenza strategica!!! Allora non è proprio un caso, caro Pippo, che i nostri compagni di viaggio siano persone così degne di attenzione.
Il prossimo 28 marzo non si svolgerà in Calabria una semplice tornata elettorale, più o meno sovrapponibile con tante altre precedenti. NO! Quella data rappresenta la tappa più importante nella corsa verso la LIBERTA’, perché questa è una terra in cui è venuto meno l’aspetto democratico nella vita di relazione, in cui quotidianamente si violano i più elementari diritti, la dignità ed il rispetto dei cittadini. A ciò si aggiunga che nella nostra regione chi perde le elezioni, cioè la cosiddetta minoranza, si rende responsabile di un SILENZIO COMPLICE con chi governa, annullando il nobile e delicato ruolo dell’opposizione, simbolo di una democrazia compiuta. Chi governa, invece, non è in grado, a prescindere dal colore politico, di porre in essere le riforme strutturali soprattutto in settori considerati strategici. Il nostro Leader, Pippo Callipo, simboleggia la lotta e la resistenza contro tutte le MAFIE, contro quella criminalità che infiltra la pubblica amministrazione, inquina la fiducia tra i cittadini e le Istituzioni, ostacola l’inserimento e l’utilizzo delle migliori competenze e il funzionamento del libero mercato concorrenziale ed accresce i costi della vita economica e civile.
I giovani calabresi subiscono quotidianamente ed in maniera subdola il ricatto per la condizione di precarietà in cui versano e che li costringe a rinunziare alla realizzazione di un sogno tra cui il matrimonio, una casa. Queste situazioni rappresentano oggi una delle principali cause di depressione, di disagio, di sconforto, di smarrimento di interi nuclei familiari. Generazioni di Calabresi liberi (lavoratori, imprenditori, artigiani, professionisti) hanno lasciato la Calabria e questa piaga socio-economica prosegue sotto il silenzio dei nostri politici, che anzi la alimentano per attuare politiche nepotistiche e di ricatto. I migliori, addirittura, continuano a lasciare la Calabria, contribuendo allo sviluppo delle terre che li hanno accolti e che consentono loro di svolgere la propria attività con dignità, soddisfazione e successo.
E’ desolante, ma in questa regione la MERITOCRAZIA è evitata e vietata! Siamo profondamente indignati perché l’attuale classe dirigente, così come altre del passato, non riesce a creare le condizioni favorevoli affinché il sistema creditizio sia realmente di supporto alle piccole e medie imprese e non le costringa al lavoro nero o irregolare oppure addirittura al fallimento. Siamo indignati per un sistema sanitario con una rete ospedaliera non funzionale alle tutela della salute dei cittadini. Per una politica sociale che non potenzia in maniera efficace il settore della “non autosufficienza”, abbandonando a se stesse tante famiglie che vivono al proprio interno veri e propri drammi. Per una politica di salvaguardia ambientale che nulla di buono lascia presagire: dal problema delle disfunzioni dei depuratori ai rifiuti solidi, dalla prevenzione del rischio sismico al dissesto idrogeologico, alla bonifica dei numerosi siti inquinati. L’elenco potrebbe continuare…. perché purtroppo ovunque noi guardiamo, c’è un gran lavoro da fare, ma purtroppo il risultato è una Calabria isolata, non competitiva, in perenne stato emergenziale e, quindi, non appetibile dalle forze economico-produttive esterne al nostro territorio. La Calabria civile è stanca, compostamente esasperata, non si rassegna e reagisce.
Le Associazioni sono convinte che il rinnovamento della classe dirigente sia il presupposto imprescindibile per lo sviluppo ed auspicano una classe dirigente che abbia maggiore capacità di ascolto e sappia intervenire con concreta capacità risolutiva rispetto ai bisogni dei cittadini. I Calabresi vogliono risultati concreti, in particolare non possono più tollerare che le aziende pubbliche non diano servizi di qualità e pretendono efficienza, responsabilità e massima professionalità. Su questi aspetti Pippo Callipo è l’unico che ha si è impegnato a porre la trasparenza con i cittadini e la rendicontazione dell’operato del governo regionale e delle strutture pubbliche ai Calabresi come pilastro della sua futura amministrazione. Pippo Callipo è l’unico interlocutore per conseguire questi risultati in modo affidabile e credibile.
La politica è invitata a mettere al centro della propria azione la questione etica e morale, attraverso un opportuno ed efficace processo di selezione degli uomini, individuando e pretendendo qualità minime di moralità che devono possedere coloro i quali andranno a ricoprire cariche di gestione della cosa pubblica. In questo Progetto Condiviso di Rinascita è stato chiesto al Cav. Callipo semplicemente un ATTO D’AMORE verso la propria terra, ottenendo con responsabilità consapevole la sua disponibilità a scendere in campo in vista delle prossime elezioni regionali. Difficilmente dimenticherò la sua risposta, nata dalla consueta pacatezza e riflessione: “Non posso tirarmi indietro”. Pippo Callipo, lo sappiamo, è un imprenditore stimato per le sue capacità; un Calabrese che con il suo fare operoso ha sempre dato lustro alla nostra regione.
Il momento è tale per cui la Calabria non ha bisogno di divisioni e di giochi di partito né di uomini lontani dal territorio, ma necessita di unità e di guide vicine al popolo in grado di innescare quel processo virtuoso di rinnovamento, sviluppo ed efficienza di cui la regione ha urgente bisogno. Egli è la persona più idonea per la sua visione globale dei problemi e, soprattutto, perché nella percezione della gente comune rappresenta non la singola municipalità bensì il territorio regionale nella sua interezza. A lui vengono riconosciute non comuni capacità di mediazione e spiccata propensione nel captare il consenso, ad ampio raggio, in tutte le fasce sociali.
Il popolo calabrese si trova, oggi, davanti ad un’opportunità storica: grazie a Pippo Callipo potrà mostrarsi capace di rinnovare se stesso, il suo tessuto democratico, la sua vita amministrativa e di superare le proprie insufficienze; cioè, potrà tornare protagonista del proprio destino e principale attore della propria vita.
Concludo ricordando che il Cav. Callipo è considerato da tutti il simbolo del Calabrese che si ribella con coraggio e determinazione agli atti intimidatori di stampo mafioso e decide di continuare a vivere in Calabria da uomo libero, mettendo a repentaglio la sua persona ed i suoi affetti più cari per l’amore smisurato che nutre per la nostra terra.
Grazie per l’attenzione!